Le traiettorie che una nave può seguire per navigare da un punto ad un altro sono essenzialmente due:
1) Ortodromia
2) Lossodromia
Questi nomi derivano dal greco : ortòs (dritto), dròmos (strada) e loxòs (obliquo).
ORTODROMIA
Si dà questo nome a qualsiasi arco di circolo massimo che s’immagini disegnato sulla superficie del globo terrestre. Su di una superficie sferica l’arco di circolo massimo è il percorso più breve, allo stesso modo che su d’una superficie piana il cammino più breve tra due punti è la linea retta che li congiunge.
La rotta ortodromica è quindi il percorso più breve congiungente due punti sulla superficie terrestre.
Tuttavia, a meno che l’ortodromia non sia costituita da un arco di meridiano o di equatore, taglia i meridiani sotto angoli diversi. Ciò comporta una continua e poco pratica variazione dell’angolo di rotta di una nave che voglia percorrerla, per cui, nelle traversate oceaniche, dove la lunghezza del percorso la consiglierebbe, si usa suddividerla in una spezzata di lossodromie.
LOSSODROMIA
Curva a spirale sul globo, linea retta sulla carta nautica piana, è invece più lunga dell’ortodromia, ma ha l’indubbio vantaggio di tagliare tutti i meridiani sotto un angolo costante, cosa che consente di governare continuamente con un angolo alla bussola uguale all’angolo di rotta. Anche se il percorso verrà poi a risultare più lungo ma, in ogni caso, in modo del tutto irrilevante fino ad una distanza di circa 300 miglia.
Anche se tale tipo di rotta diviene antieconomico per percorsi di lunghezza superiore alle 2000 miglia, si può in conclusione affermare che la navigazione da diporto viene percorsa nella generalità dei casi con rotte lossodromiche.
Buon Vento! LB