B I B

Per ripararmi dal vento e gli spruzzi che sferzavano la tuga mi abbassai nel pozzetto, praticamente disteso sul pagliolato e così, non distratto dal fascino delle onde e dell’orizzonte il mio sguardo fu attirato da quell’adesivo…in mostra sul gavone: ”BIB” 
Nel silenzio dell’equipaggio, tutto intento a godersi il rumore degli altri elementi, ben più affascinanti delle voci umane…il mio pensiero attirato da quell’adesivo si catapultò in uno scenario ben più disastroso…
Se avessimo per qualche motivo…dovuto lasciare la nostra amata barca, anche con quel mare appena “poco mosso” ma in urgenza…e se io avessi dovuto recarmi sottocoperta a prelevare qualche accessorio “necessario”… i miei amici di bordo avrebbero saputo trovare la zattera di salvataggio??
Insomma loro non si erano distesi sul pagliolato come me quella mattina, sapevano cosa volesse dire quell’adesivo? Dei cinque gavoni presenti, quale avrebbero aperto per primo? Il più grande? Non sempre nelle scatole più grandi ci sono le sorprese più belle!!! Ecco, allora l’adesivo mi fece riflettere…ruppi il silenzio
di quel magico momento in cui nessuno avrebbe voluto sentire la voce dello skipper, e poi insomma…navigavamo a sole nove miglia dalla costa, tutto era perfetto, e tutti lo sapevano…soltanto gli ALTRI devono RARAMENTE abbandonare le loro barche, la nostra non sarebbe mai rientrata tra queste!
“Ragazzi” esclamai…”Se dovessimo trovare in urgenza la zattera, per armarla e lanciarla fuori bordo dopo averne assicurato il testimone alla barca…ricordatevi che si trova dove c’è scritto BIB” !!!
Il silenzio si ruppe, ciascuno iniziò a dare una spiegazione a quell’acronimo , a quelle tre lettere, nell’immaginario di tutti avrei scommesso, regnavano tempeste al buio e condizioni durissime, di vento a sessanta nodi e onde spaventose tra cui abbandonare la barca…
Nessuno compreso me seppe trovare le parole di quelle tre iniziali B.I.B. , non ebbi il tempo per pensarci molto perché il mio immaginario, come quello degli altri, era continuamente distratto dal profumo della focaccia che si dorava nel forno sottocoperta…
Ecco adesso potevo scendere di sotto più tranquillo, tutti a bordo, ciascuno con il proprio immaginario, sapevamo cosa ci fosse “dentro” quel BIB.
Buon Vento
L.B.