Maree

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La marea è il periodico alzarsi ed abbassarsi del livello dei mari provocato dall'attrazione gravitazionale della luna (soprattutto) e del sole sulle masse d'acqua. Il giorno lunare dura 24 ore e 50 minuti, e in tale periodo si verificano due intervalli di alta marea e due di bassa marea. Il mese lunare dura 29 giorni e durante tale periodo si verificano due maree sigizie e due quadrature. In alcune località, fra le quali Ancona, si verifica una sola onda di alta marea al giorno. La più grande ampiezza di marea si verifica nella baia di Fundy in Canada 500 km a Nord di Boston : fra i 13,50 ed i 19,60 metri. In Italia la marea più alta si verifica a Trieste: circa un metro. Le correnti di marea possono…
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segnali speciali

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SEGNALI SPECIALI Sicuramente vi sarà capitato di vedere segnali con miragli ad X sia durante la navigazione che da terra, sulla testata di qualche pontile, molo, o struttura spesso artificiale. Ma cosa indicano queste "X" gialle? Nel sistema internazionale di segnalamento, questa tipologia di colore e di simbolo rappresenta i cosiddetti “segnali speciali” , che stanno ad indicare la presenza di vari impianti (fissi o mobili che siano) quali ad esempio: AREE/ZONE IN CUI E’ INTERDETTA LA NAVIGAZIONE, AREE MILITARI, AREE DI PROTEZIONE AMBIENTALE, così come CAVI SOTTOMARINI, OLEODOTTI, IMPIANTI ITTIOLOGICI etc etc. Come si deve comportare il navigante che si trova davanti ai segnali speciali? Procedere assolutamente con cautela, tenendosi ben discosto da essi, ed informarsi con tempestività (meglio sarebbe PRIMA di intraprendere la navigazione) nei tratti interessati dagli…
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una “HALL” a cinque stelle…

una “HALL” a cinque stelle…

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una "HALL" a cinque stelle Generalmente molto usata sui battellini di servizio, gommoni, eccetera grazie alla sua forma poco spigolosa l’ancora di tipo Hall affida però le sue principali qualità di tenuta al suo peso. E’comunque molto buona su fondali sabbioso-fangosi, e generalmente discreta anche su quelli cosiddetti cattivi tenitori, quali misto sassi-alghe. L'ancora HALL è composta da due parti, il fuso a sezione rettangolare e il blocco della testa d'ancora; le due parti sono collegate mediante due protuberanze del fuso, chiamate orecchioni, inserite nel largo foro centrale della testa e bloccate da due robuste chiavarde. Il blocco della testa d'ancora comprende due marre ricurve verso l'alto e due contromarre perpendicolari al piano di sviluppo delle marre. Nella testa del fuso è imperniato il maniglione per il collegamento alla catena.…
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Cambiare rotta

Cambiare rotta

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CAMBIARE ROTTA Cambiare rotta, ci avete mai pensato? Amiamo vedere la gente scoprire la vela, molti di voi hanno imparato a navigare attraverso la nostra associazione e alla fine, continuato a navigare per tutta la vita. Chiamalo banale, ma è davvero una sensazione gratificante. La vela è una di quelle cose che rendono la vita un'esperienza più piacevole. Può produrre avventure indimenticabili che possono letteralmente cambiare la vita, quindi, naturalmente, quella storia ci rende felici. Un altro scenario che ci piace tanto è quello in cui una persona scopre la vela, ''molla tutto e si dedica al 100% alla sua passione, quanti di voi hanno deciso di cambiare rotta e fare vela come mezzo di sostentamento? Scriveteci le vostre avventure! Buon vento a tutti! S.C.
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una finestra nel CIELINO

una finestra nel CIELINO

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UNA FINESTRA NEL CIELINO Non importa quale fosse il meteo in atto, nè se fuori stesse piovendo o se ci fosse una distesa di stelle... Se anche voi lettori siete naviganti come noi, siamo sicuri che i vostri sogni più belli sono passati in qualche notte da quella finestra che spesso sta sopra le vostre teste, prima del sonno o durante uno dei meritati riposi che ci concediamo a bordo.. Già, perchè se pur da subito sentiamo le enormi differenze tra la nostra cabina (armatoriale, di poppa o prua che sia) e la camera da letto che abbiamo lasciato in città, presto la prima finisce con il conquistarci, e non farci rimpiangere assolutamente quei cuscini imbottitissimi e pomposi che si vedono sui cataloghi IKEA. Certo, è tutto diverso. Odori, temperatura,…
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La barchetta di S.Pietro

La barchetta di S.Pietro

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La barchetta di S. Pietro Con la primavera sono ripresi gli avvistamenti di velelle (barchetta di  S. Pietro)  lungo le coste liguri, e noi che navighiamo per mare sappiamo che la presenza di questi organismi è molto frequente nei nostri mari in questa stagione. Di cosa si tratta? La Velella velella, chiamata anche comunemente ”By the Wind Sailor” o “Barchetta di San Pietro”, è una specie planctonica appartenente al phylum Cnidaria, alla classe degli IDROZOI ed all’ordine delle ANTHOMEDUSAE. nonostante possieda cnidocisti (organi urticanti), non è urticante. La specie conduce vita pelagica ed è caratterizzata da polimorfismo: all’interno della stessa colonia infatti, gli individui differiscono per forma e funzione e pertanto alcuni contribuiscono alla crescita, altri alla riproduzione, altri ancora alla difesa. Per quanto riguarda la struttura morfologica, la velella è…
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Volvo Ocean Race: la verità sull’incidente

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[caption id="attachment_3306" align="aligncenter" width="1000"] John fisher alla Volvo Ocean Race[/caption] La verità sull'incidente alla Volvo Ocean Race L'incidente avvenuto a bordo di Scallywag durante la settima tappa della Volvo Ocean Race  che è costato la vita a John Fisher, ha fatto parlare in questi giorni tutti i mass media del mondo. Anche in Italia, dove lo sport della vela interessa solo un esiguo numero di persone, si è fatto un gran parlare forse perché in un mondo dove in nome dell'audience diventano drammatiche anche le più banali notizie non c'è niente di più spettacolare della morte di uno sportivo durante un'impresa estrema. Per qualche giorno la visibilità sarà alle stelle, mentre immagini e notizie raccontano il dramma, i  veri protagonisti saranno gli sponsor e media stessi. Ipotesi, dichiarazioni ufficiali, pareri di esperti non…
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il fischio del nostromo

il fischio del nostromo

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Questo fischietto è chiamato proprio “fischio del nostromo”, generalmente è di ottone, o comunque di metallo, ed ha una catenina che consente di tenerlo al collo sempre pronto all’uso. È fatto da un tubicino, detto cannone, da un anello, detto maniglia, attaccato all’estremità dell’impugnatura, chiamata chiglia,e di una pallina forata, detta boa, da cui esce il suono. Si impugna all’altezza della chiglia, tra pollice ed indice; con le altre dita si regolano invece l’intensità e la modulazione del suono (una nota alta e una bassa, tre toni: pieno, modulato e trillo). Emettendo questi suoni modulati, permette di impartire ordini diversi a seconda del suono e dei trilli variamente modulati, e, cosa più importante, consente a tutto l’equipaggio diversamente disposto (anche dal punto più alto degli alberi!) di sentire l’ordine da…
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il disco anti-ratto

il disco anti-ratto

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Passeggiando in banchina con gli allievi talvolta qualcuno di questi nota quei dischi strani sulle cime di ormeggio…e così un pò vergognandosene un pò provando ad indovinare di che si tratti.. le domande più frequenti nel vederli sono : “a cosa servono quei dischi? “ oppure: “ma secondo te servono a qualcosa??” In effetti sulla loro funzionalità nelle chiacchiere di banchina se ne sentono un pò di tutti I colori… Secondo qualcuno si tratta di oggetti praticamente inutili, sostituibili facilmente con una bottiglia di plastica tagliata ed infilata nella cima in modo tale che formi un imbuto con il diametro più piccolo rivolto verso la barca… In realtà nessuno dei sistemi sopracitati, incluso il famigerato “disco” garantisce il 100% del risultato e della funzionalità, ma la bottiglia non è di…
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B I B

B I B

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Per ripararmi dal vento e gli spruzzi che sferzavano la tuga mi abbassai nel pozzetto, praticamente disteso sul pagliolato e così, non distratto dal fascino delle onde e dell’orizzonte il mio sguardo fu attirato da quell’adesivo…in mostra sul gavone: ”BIB”  Nel silenzio dell’equipaggio, tutto intento a godersi il rumore degli altri elementi, ben più affascinanti delle voci umane…il mio pensiero attirato da quell’adesivo si catapultò in uno scenario ben più disastroso… Se avessimo per qualche motivo…dovuto lasciare la nostra amata barca, anche con quel mare appena “poco mosso” ma in urgenza…e se io avessi dovuto recarmi sottocoperta a prelevare qualche accessorio “necessario”... i miei amici di bordo avrebbero saputo trovare la zattera di salvataggio?? Insomma loro non si erano distesi sul pagliolato come me quella mattina, sapevano cosa volesse dire…
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